Passione

Aforismi

Luciano Bianciardi

Chi regala è un signore, chi si fa pagare male è un pitocco.
Citare non è affatto un peccato, esistono libri fatti quasi esclusivamente così.
Gli uomini che sono andati a letto con la stessa donna, anche se non contemporaneamente, sono tutti imparentati fra di loro.
Il coito si è ridotto, per la stragrande maggioranza degli utenti, a pura rappresentazione mimica, a ripetizione pedissequa e meccanica di positure, gesti, atti, trabalzamenti, in vista dell'evacuazione seminale, unico fine ormai riconoscibile e legalmente esigibile.
Il metodo del successo consiste in larga misura nel sollevamento della polvere.
Il purgatorio moderno è fatto di purghe, di iniezioni, di interventi chirurgici.
L'operaio è fatto esattamente come ogni altro uomo, e perciò vuole esattamente quel che vogliono gli altri, in quel determinato momento storico: il frigorifero, l’utilitaria, la camicia bianca, la domestica a ore e i film di James Bond.
La bontà di un uomo politico non si misura sul bene che egli riesce a fare agli altri, ma sulla rapidità con cui arriva al vertice e sul tempo che vi si mantiene.
La politica, come tutti sanno, ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere.
La rivoluzione, se vuol resistere, deve restare rivoluzione. Se diventa governo è già fallita, dovunque la rivoluzione ha cessato di essere permanente, là è ritornata la tirannia.
Le traduzioni, ha detto qualcuno, se vogliono essere belle, debbono anche essere infedeli. Perché? Proprio perché è cattivo traduttore quello che, volendo restare fedelissimo al testo, adopera alla fine un italiano contorto e striminzito, che infastidisce il lettore. Una certa dose di libertà occorre, se si vuol rendere in bell'italiano un bello scritto straniero. Fedeltà allo spirito più che alla lettera.
Lo studio attento delle tattiche calcistiche moderne può giovare anche all’intellettuale, come giova al politico, al sacerdote, al dirigente, a chiunque insomma debba vivere in mezzo agli uomini e intenda prosperarvi.
Non basta sganasciare la dirigenza politico-economico-social-divertentistica italiana. La rivoluzione deve cominciare in interiore homine. Occorre che la gente impari a non muoversi, a non collaborare, a non produrre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi a rinunziare a quelli che ha.
Parrà strano, ma nel mondo delle lettere il peggior peccato di uno scrittore consiste nello scrivere.
Se uno è costretto per nascita e malasorte a lavorare, meglio che lavori di continuo finché non muore, e se ne stia fermo sul posto di lavoro. Io non capisco tanta gente che sgobba per farsi la casa bella nella città dove lavora, e quando se l'è fatta sgobba ancora per comprarsi l'automobile e andare via dalla casa bella.
Solitamente i critici da noi parlano poco del libro o spettacolo o dipinto che dovrebbero recensire. Più che altro parlano di sé.